sabato 30 agosto 2014

Grazie TAV !



LA RISOLUZIONE DELLA COMMISSIONE TRASPORTI DELLA CAMERA DEI DEPUTATI

ATTO CAMERA  RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00329

Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 16 Seduta di annuncio: 319 del 11/05/2010
Firmatari 
 Primo firmatario: MONTAGNOLI ALESSANDRO
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 10/05/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario
Gruppo
Data firma
LEGA NORD PADANIA
10/05/2010
LEGA NORD PADANIA
10/05/2010
PARTITO DEMOCRATICO
29/07/2010
PARTITO DEMOCRATICO
29/07/2010
Commissione assegnataria
Stato iter:
CONCLUSO il 29/07/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione

ILLUSTRAZIONE
29/07/2010


LEGA NORD PADANIA


PARERE GOVERNO
29/07/2010


SOTTOSEGRETARIO DI STATO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI





La IX Commissione,
premesso che:
la tratta alta velocità alta capacità Brescia - Verona fa parte della linea AV/AC Milano - Verona che a sua volta
una parte fondamentale dell'asse AV/AC Torino – Milano - Venezia, che inserito tra le opere della legge obiettivo e considerato elemento portante della rete ferroviaria italiana ai fini dell'incremento della quota modale del trasporto per ferrovia di passeggeri e merci;
la linea Milano - Verona costituisce parte integrante della direttrice Lione – Torino – Milano – Venezia -  Trieste - Lubiana e si inserisce così detta  rete transeuropea ad alta velocità n costruzione, ponendosi quale componente fondamentale per lo sviluppo del V corridoio continentale di congiunzione lungo l'asse est-ovest;  la tratta AV/AC Treviglio - Brescia, il cui progetto definitivo risulta in istruttoria presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, risulta nella delibera CIPE 6 marzo 2009, n. 10, come intervento incluso nel documento di programmazione economica-finanziaria 2009, da realizzare con contributi pubblici;
la tratta AV/AC Brescia - Verona risulta ancora in progettazione preliminare come approvato con la delibera CIPE n. 120 del 2003;
il tracciato attuale
contenuto per tutta la sua lunghezza di circa 50 chilometri nella fascia costiera del Garda, mantenendosi, ove possibile, parallelo e adiacente all'autostrada A4;
il territorio attraversato, in parte collinare e in parte pianeggiante,
intensamente urbanizzato e fittamente coltivato a vigneti di alto pregio (Lugana DOC), presenta un riconosciuto valore sia paletnologico (resti palafitticoli e dell'etࠤel ferro) che storico (i luoghi delle battaglie del 1859), e, inoltre, ospita diversi edifici produttivi, agricoli, manifatturieri, commerciali e turistici;
il progetto della tratta AV/AC Brescia - Verona, così come elaborato nelle linee di massima contenute nel progetto preliminare, crea una serie di criticità i carattere progettuale, ambientale ed economico;
per quanto riguarda gli aspetti negativi di carattere progettuale, si prevede la realizzazione di tre gallerie sotto i colli, in terreno morenico solo parzialmente coerente, e di una galleria artificiale sotterranea sotto la zona commerciale-artigianale di Desenzano, passando su terreni instabili (ghiaie sciolte e/o marnoso - argillose), o umidi e altamente sensibili, nelle vicinanze del lago del Frassino e dello stagno di Lavagnone;
il progetto interrompe, inoltre, numerosi collegamenti stradali e sovrappassi autostradali, di cui occorre prevedere il ripristino. Essi creano oneri ingenti che si aggiungono ad un costo dell'opera già aumentato mediamente sino a 10 volte a causa delle gallerie, dei viadotti, delle opere complementari di aggiustamento e di mitigazione. A ciò vanno aggiunti i costi degli espropri e dei risarcimenti che, nella fascia costiera gardesana, raggiungono valori sino a 100 volte superiori a quelli medi consueti dei territori agricoli;
per quanto riguarda gli aspetti negativi di carattere ambientale, il progetto preliminare attuale comporta un degrado generale diffuso del paesaggio, sia di quello estetico - percettivo, sia di quello naturalistico -ecologico, con alterazioni morfologiche e idrogeologiche, nonché vegetazionali e floristiche endemiche del fitoclima gardesano;
si prevede un incremento del rumore, giࠡssai elevato a causa dell'autostrada A4 e della superstrada Brescia-Peschiera; pertanto le barriere acustiche, inevitabili per un'opera infrastrutturale di tale rilevanza, cos
ome i rilevati verticali in cemento, incrementeranno gli impatti sul paesaggio gardesano che costituisce una delle maggiori attrattive per il turismo locale;
nel caso di passaggio in trincea o in galleria artificiale in pianura, si avrebbe una interferenza grave con l'acquifero di deflusso dai colli al lago, che giace ad una profondità media di 8 - 10 metri ed ha una configurazione reticolare;
si rilevano inoltre impatti con il Sito di importanza comunitaria del lago del Frassino e con il santuario della Madonna del Frassino, la cui costruzione risale al 1511;
si avrebbe infine un incremento, in ampiezza e densità del fascio di infrastrutture parallele gi࠰resente lungo la costa a una distanza di soli 2/2,5 chilometri dalla sponda del lago, costituito dalla strada Lungolago (ex SS 11, Padana superiore), dalla superstrada Brescia - Peschiera (nuova SS 11), dalla autostrada A4, dalla ferrovia MI-VE e dalla viabilità urbana, locale e rurale;
per quanto riguarda gli aspetti negativi di carattere economico, il progetto preliminare, così come concepito, comporta gravi conseguenze negative sull'economia turistica dell'intera zona che oggi richiama 10 milioni di presenze annue, nonché sul relativo indotto nei comparti del commercio, produzione alimentare, manifatturiera ed altri;
il progetto, nella sua attuale localizzazione, comporta la distruzione irreversibile di oltre il 20 per cento dei vigneti Lugana DOC, tali vigneti non possono essere ripiantati in altre zone adiacenti, sia per il clima, sia per la peculiarità del suolo, costituito da una particolare placca argillosa che si estende per soli 850 ettari ed ha limiti molto precisi; inoltre, il decremento della produzione vinicola salirebbe ad oltre il 30 per cento per tutto il periodo della cantierizzazione;
il progetto comporta inoltre l'eliminazione di numerose aziende agricole, manifatturiere, commerciali, turistiche e agrituristiche, nonch
é eliminazione di edifici residenziali, e di alcune cascine storiche dell'800;
i cittadini locali propongono un tracciato alternativo di pari lunghezza, posto a sud dell'emiciclo morenico, che eviterebbe gli impatti sul territorio agricolo di alto pregio, lascerebbe integro il paesaggio e l'idrogeologia della zona, evitando il degrado del turismo, dell'agricoltura e della produttività generale del territorio, e riducendo i costi dell'opera di circa 8/12 volte rispetto a quelli del tracciato proposto nel progetto preliminare;
un tracciato posto a sud dell'emiciclo morenico permetterebbe quindi di realizzare il tratto gardesano della ferrovia AV nel modo pi semplice e razionale, con costi e problemi assai minori rispetto al tracciato approvato nel progetto preliminare, senza gallerie ed opere particolari, seguendo un percorso parallelo a quello già previsto,
impegna il Governo
in vista della prosecuzione dell'iter di approvazione della tratta AV/AC Brescia - Verona, ad adottare le opportune iniziative per promuovere un tavolo d'incontro tra le amministrazioni dello Stato, le regioni Lombardia e Veneto e gli enti locali interessati, per poter rivedere il tracciato dell'opera come approvato dal CIPE in linea di progettazione preliminare con delibera n. 120 del 2003, valutando la possibilità di spostare il tracciato a sud dell'emiciclo morenico, allo scopo di poter salvaguardare la costa del Garda, i suoi colli, i suoi vigneti, il suo paesaggio e l'economia generale del territorio, con particolare riguardo al turismo e alla produzione vinicola di elevata qualità specificità.

Costo della politica: compensi amministratori a Montichiari

La giunta guidata dal Dott. FRACCARO ha scelto di non chiedere l'aspettattiva per mandato politico e  i suoi membri continueranno ha svolgere anche il proprio precedente lavoro.
La giunta Zanola era composta da Sindaco, vicesindaco e tre asessori. Con membri a tempo pieno.La giunta Fraccaro è composta da Sindaco, vicesindaco e quattro assessori a tempo parziale.  Un assessore  in più rispetto alla precedente.

I compensi spettanti ai membri della giunta e del consiglio sono riassunti nella tabella sotto:

L'idennità di Sindaco, Vicesindaco, assessore senza aspettativa è in misura ridotta del 50%.
I cittadini di Montichiari hanno uno sconto del 50% sul prezzo della giunta mentre l'idennità del presidente del consiglio sarà intera.
Il legislatore avendo ridotto i consiglieri da 20 a 16  ha poi portato un proprio risparmio economico da conteggiare.
La giunta ha deliberato d'indirizzare questi risparmi annuali a scopi sociali e di sostentamento  a soggetti in difficoltà.  Giusto lo scopo e brava l'amministrazione.

Le domande che i cittadini si possono fare sono le seguenti?

1)  E' meglio avere una giunta a tempo pieno presente in Comune tutto il giorno lavorativo o a tempo parziale e maggiormente concentrata nelle ore tardo pomeridiane?
2) Il bilancio del Comune di Montichiari ha un valore arrotondato di 30 milioni di euro/anno e il bilancio delle società partecipate altri 30 milioni di euro/anno.  Totale 60 milioni di euro.   Il risparmio sui compensi di  53.350 euro rappresenta lo 0,0889% del totale del bilancio.
Un risparmio sui costi della politica è sempre apprezzato ma una società privata affiderebbe una bilancio di 60 milioni di euro ad amministratori a tempo parziale? Se questa società  fosse vostra? Cosa fareste?
Se state entrando in sala operatoria e venite a sapere che il chirurgo  che vi stà per operare,  fà anche il pizzaziolo part-time, cosa pensereste?  Non vorreste avere un  chirurgo a tempo pieno in ospedale?
3) Quando la giuntà si riunirà per decidere sovvenzioni all'istituto "Don Milani", il sindaco cosa farà? Uscirà dalla stanza della giunta? Si tapperà le orecchie?
4) Mantenere due lavori, conviene di più ai cittadini di Montichiari o al reddito totale degli amministratori e alla continuità della loro carriere?

Ribadendo che ogni risparmio seppur piccolo è sempre lodevole;  ogni cittadino risponda come meglio creda.

martedì 26 agosto 2014

No al lager alla ex-caserma "Serini"



L’ex-casema “Serini”  a Montichiari  non può e non deve ospitare un centro d’accoglienza immigrati (CDA).  L’area in questione oltre a essere già  una bomba ecologica , oltre a ricadere all’interno di sedime aeroportuale, diventerebbe una bomba sociale sul territorio.

Il Comune di Montichiari non ha risorse tali da gestire centinaia di profughi sul suo territorio ( 200/600 persone ! secondo i primi piani del ministro Alfano) sia a livello sociale che a livello d’ordine pubblico.
La popolazione  residente nelle zone limitrofe  alla caserma , in particolare Fascia d’oro, S.Giustina, Rò, S. Antonio, Vighizzolo, sono già pesantemente provate da fattori ambientali, discariche ed aeroporto.  Questi ulteriori disagi di coabitazione nel territorio provocherebbero  nuove tensioni sociali  ai residenti.
Accanto all’ “indice di pressione ambientale “  approvato nel Piano gestione Rifiuti Lombardia,   il ministro Alfano dovrebbe valutare anche un “indice di pressione sociale”  per i residenti.

Non di meno:” Che senso economico avrebbe  investire nella ristrutturazione e nell’insediamento di un CDA da 200/600 posti con costi altissimi  a 530 metri di distanza dalla pista dell’aeroporto ! “
Ricordando che tale area è sotto il controllo dell’ente di navigazione aerea ENAC,
l’intervento edilizio non coinvolgerebbe solo l’edificio ma anche tutta l’area circostante per creare tutte le strutture di supporto, di viabilità e di controllo. 
Molto  spesso  queste ristrutturazioni d’area si sono rilevate molto vantaggiose solo per chi gestisce e realizza l’appalto.

Il nostro diniego non ha ragioni di tipo xenofobo o di  egoismo ma di sostenibilità sociale e inadeguatezza dell’area.
Condividiamo la necessità di fornire agli immigrati una sistemazione igienico sanitaria decorosa,  ma studiando una soluzione decentrata per evitare di ghettizzare sia gli immigrati sia i residenti.

Vogliamo, però, ricordare  a tutte le forze politiche la notevole differenza tra immigrato clandestino e profugo: I profughi hanno il diritto di essere accolti.

I Monteclarensi non sono persone ciniche ed indifferenti verso la tragedia umana, ma il governo Italiano e l’Europa  non possono scaricare a Montichiari  i loro fallimenti. 
Montichiari non può risolvere i problemi d’ordine nazionale. 
E per non perdere il senso umano del problema, scadendo nel gioco dello scaricare queste persone sofferenti ad altri comuni, è bene ricordare che anche il popolo italiano è stato molte volte  profugo ed  internato in passato.
Ad esempio: allo scoppio della guerra nel 1915 , 70.000 trentini sono stati profughi  nei campi lager  (“Città di legno” ) nell’impero Austro-Ungarico,  considerati infami e disprezzati,  stipati in condizioni di vita spesso al limite della sopravvivenza, dove i più deboli, bambini ed anziani, hanno trovato anche la morte. 

Quindi non possiamo che essere solidali con i profughi che arrivano da paesi difficili
e di guerra.

Ricordare il nostro passato può aiutarci a essere più coscienti della situazione presente.
Anche gli Italiani hanno subito tali trattamenti, quindi invitiamo le forze politiche locali a considerare prima  il problema umano e poi il problema sociale del nostro territorio.

Città di Legno  di Katzenau- 1915

Città di Legno  di Mitterndorf  - 1915 

Una soluzione da studiare  è la possibilità di ospitare un numero massimo di 10 immigrati sul territorio con strutture di comunità, già funzionanti ed idonee a ospitarli. 
Con vigilanza e  costi di gestione a  carico del ministero dell’interno.

Un’accoglienza diffusa su  tutti i comuni del territorio bresciano al posto dei lager.

Questa è la ns. soluzione che il Sindaco potrebbe portare ai tavoli di trattativa nelle sedi istituzionali con il prefetto, rifiutando in modo categorico l’uso dell’ex-caserma “Serini”.

Il Movimento 5 Stelle di Montichiari si attiverà a livello nazionale che regionale per perseguire soluzioni a questo problema che pioverà a breve sulla comunità di Montichiari.

Nel contempo daremo supporto alla giunta comunale ed al consiglio qualora condivida queste nostre linee.



 Comunicato 22-08-2014 M5S.pdf