L’ex-casema “Serini” a
Montichiari non può e non deve ospitare
un centro d’accoglienza immigrati (CDA).
L’area in questione oltre a essere già
una bomba ecologica , oltre a ricadere all’interno di sedime
aeroportuale, diventerebbe una bomba sociale sul territorio.
Il Comune di Montichiari non ha risorse tali da gestire centinaia di
profughi sul suo territorio ( 200/600 persone ! secondo i
primi piani del ministro Alfano) sia a livello sociale che a livello d’ordine
pubblico.
La popolazione residente nelle
zone limitrofe alla caserma , in
particolare Fascia d’oro, S.Giustina, Rò, S. Antonio, Vighizzolo, sono già
pesantemente provate da fattori ambientali, discariche ed aeroporto. Questi ulteriori disagi di coabitazione nel
territorio provocherebbero nuove tensioni
sociali ai residenti.
Accanto all’ “indice
di pressione ambientale “ approvato nel
Piano gestione Rifiuti Lombardia, il
ministro Alfano dovrebbe valutare anche un “indice di pressione sociale” per i residenti.
Non di meno:” Che senso economico avrebbe investire nella ristrutturazione e
nell’insediamento di un CDA da 200/600 posti con costi altissimi a 530 metri di distanza dalla pista dell’aeroporto
! “
Ricordando che tale area è sotto il controllo dell’ente di navigazione
aerea ENAC,
l’intervento edilizio non coinvolgerebbe solo l’edificio ma anche tutta l’area
circostante per creare tutte le strutture di supporto, di viabilità e di
controllo.
Molto spesso queste ristrutturazioni d’area si sono
rilevate molto vantaggiose solo per chi gestisce e realizza l’appalto.
Il nostro diniego non ha ragioni di tipo xenofobo o di egoismo ma di sostenibilità sociale e inadeguatezza
dell’area.
Condividiamo la necessità di fornire agli immigrati una sistemazione
igienico sanitaria decorosa, ma
studiando una soluzione decentrata per evitare di ghettizzare sia gli immigrati
sia i residenti.
Vogliamo, però, ricordare a tutte
le forze politiche la notevole differenza tra immigrato clandestino e profugo:
I profughi hanno il diritto di essere accolti.
I Monteclarensi non
sono persone ciniche ed indifferenti verso la tragedia umana, ma il governo
Italiano e l’Europa non possono
scaricare a Montichiari i loro
fallimenti.
Montichiari non può risolvere i problemi d’ordine nazionale.
E per non perdere il senso umano del problema, scadendo nel gioco dello
scaricare queste persone sofferenti ad altri comuni, è bene ricordare che anche
il popolo italiano è stato molte volte profugo ed
internato in passato.
Ad esempio: allo scoppio della guerra nel 1915 , 70.000 trentini sono
stati profughi nei campi lager (“Città di legno” ) nell’impero Austro-Ungarico, considerati infami e disprezzati, stipati in condizioni di vita spesso al limite
della sopravvivenza, dove i più deboli, bambini ed anziani, hanno trovato anche
la morte.
Quindi non possiamo che essere solidali con i profughi che arrivano da
paesi difficili
e di guerra.
Ricordare il nostro passato può aiutarci a essere più coscienti della
situazione presente.
Anche gli Italiani hanno subito tali trattamenti, quindi invitiamo le
forze politiche locali a considerare prima il problema umano e poi il problema sociale
del nostro territorio.
Città di Legno di Katzenau- 1915
Città di Legno di Mitterndorf - 1915
Una soluzione da studiare è la
possibilità di ospitare un numero massimo di 10 immigrati sul territorio con strutture
di comunità, già funzionanti ed idonee a ospitarli.
Con vigilanza e costi di gestione
a carico del ministero dell’interno.
Un’accoglienza diffusa
su tutti i comuni del territorio
bresciano al posto dei lager.
Questa è la ns. soluzione che il Sindaco potrebbe portare ai tavoli di
trattativa nelle sedi istituzionali con il prefetto, rifiutando in modo categorico l’uso dell’ex-caserma “Serini”.
Il Movimento 5 Stelle di Montichiari si attiverà a
livello nazionale che regionale per perseguire soluzioni a questo problema che
pioverà a breve sulla comunità di Montichiari.
Nel contempo daremo supporto alla giunta comunale
ed al consiglio qualora condivida queste nostre linee.
Comunicato 22-08-2014 M5S.pdf
Comunicato 22-08-2014 M5S.pdf
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